Vitigno Ginestra della Costa d’Amalfi
Nel 1825 lo scrittore Giuseppe Acerbi annovera il vitigno Ginestra tra le varietà principali dei dintorni di Napoli. Altri ampelografi dell’epoca ne parlano in modo preciso, localizzandolo anche sull’isola di Ischia. Tutte le descrizioni sono concordi nel descrivere le note olfattive di ginestra che hanno dato il nome alla varietà. I primi riferimenti, quindi risalgono al 1825 e sono rimasti a lungo incerti, perché il vitigno – pur avendo caratteri simili a quello della Bianca Zita – era considerato una varietà distinta. Solo mezzo secolo dopo si arriverà a definire la Ginestra, allevata nei comuni di Scala, Ravello, Amalfi, Maiori e Minori, sinonimo della Bianca Zita presente a Furore, Tramonti, Corbara e Positano.
Una comune identità definitivamente accertata dagli studi più recenti, condotti sulla base del DNA. Niente da spartire, invece, con la Falanghina, alla quale era stata impropriamente accostata nell’Ottocento. Caratteristico il forte profumo di ginestra, da cui l’uva trae il nome. Entra come vitigno complementare nella DOC Costa d’Amalfi Bianco. E’anche conosciuto come Biancatenera. Il vitigno Ginestra , che deve il suo nome al profumo delle sue uve, lo rende interessante dal punto di vista enologico, in quanto favorisce la presenza nei vini di sentori floreali che evolvono con l’invecchiamento in note di idrocarburi, elemento questo che lo rende simile al Riesling. Mostra anche un’ottima capacità ad accumulare zuccheri, garantendo anche elevati livelli di acidità totale. Questo vitigno viene coltivato sulla Costiera Amalfitana che va dalla costa alla catena dei Monti Lattari.
Qui la strada e i terrazzamenti si avvitano in una serie di tornanti scavati nei fianchi della montagna. E qui va ricordato che il vignaiolo della Costiera è anche contadino e pescatore, perché in passato solo mettendo insieme il vino, i prodotti della terra e la pesca si riusciva a sbarcare il lunario. Fra le aziende che producono il Costa d’Amalfi vi sono le Cantine Giuseppe Apicella, Monte di Grazia, Reale, Tenuta San Francesco, Azienda Raffaele Palma , Vigne di Raito. Tutte producono vini eccellenti , ma vi è un’azienda molto giovane, nata nel 2005, l’Azienda Agricola Raffaele Palma , che opera su un terreno estremamente scosceso che si protende verso il limpido mare amalfitano, non lontano dallo spettacolare scenario di Capo d’Orso.
I terreni si innalzano sino a 450 metri sul livello del mare, ma il punto più basso è quasi ad altezza di quest’ultimo, a soli 50 metri.L’adattamento e la ristrutturazione di una vecchia struttura, adibendola a cantina, sono parte del progetto, ridando smalto a territori che, in parte, erano ormai stati abbandonati. L’Azienda ha messo in atto una politica di preservazione del territorio, riportando alla vita produttiva oliveti e agrumeti abbandonati e impiantando vigneti, nel pieno rispetto della flora e della fauna presente nell’areale incontaminato circostante la zona agricola. Un suo prodotto di punta è il Puntacroce Bianco Costa d’Amalfi Doc, Vino Biologico,ottenuto da un blend di falanghina, biancolella e ginestra. Moderata alcolicità che raggiunge appena i dodici gradi e mezzo e solo acciaio per la maturazione del vino. Colore che ha già raggiunto il diapason: giallo carico, quasi dorato, con splendenti luccichii ai bordi. Al naso sentori di limoni, carruba, albicocca, lavanda, macchia mediterranea e mare salato. Il sorso entra in bocca leggero, morbido e carezzevole ed è connotato da un intreccio gustativo fresco, sapido e minerale. Vino equilibrato ed armonioso, frutto di un’esecuzione accurata e ben delineata. La chiusura è godibilmente appagante . Siamo in presenza di un’ennesima e convincente interpretazione di un vino tipicamente territoriale. Ricordando sempre le Tre T “Tipicità, Tradizione e Territorio” è da associare alla classica cucina di mare della Divina Costiera.
Prosit! “Una donna e un bicchiere di vino soddisfano ogni bisogno, chi non beve e non ama è peggio che morto. (Johann Wolfgang von Goethe).
Dott. Giovanni De Silva
Fondazione Italiana Sommelier Campania